giovedì 20 febbraio 2014

SALVE REGINA

"Salve, Regina, Madre di misericordia;
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A Te ricorriamo, noi esuli figli di Eva;
a Te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi
tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del Tuo seno.
O clemente, o pia,

o dolce Vergine Maria!"


venerdì 14 febbraio 2014

L'IMMACOLATA CONCEZIONE


Già nella Genesi ci viene dato il primo annuncio della Redenzione. Sin da subito si individua la figura di una Donna, discendente di Eva, che sarà la Madre del Redentore che sconfiggerà il Male.
La storia dell’uomo è stata caratterizzata dalla Misericordia di Dio, infatti sin dall’eternità ci ha scelti per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità (Ef. 1,4) e ciò nonostante Adamo ed Eva si ribellarono ai piani divini volendo, loro, diventare come Dio attraverso la conoscenza del bene e del male.
Dio però è fedele e non venne meno al suo progetto di salvezza e nella sua Sapienza e nel suo Amore Infinito, sin dall’inizio aveva deciso di farsi uno di noi, mediante l’incarnazione del Verbo, seconda persona della Trinità. Infatti rivolgendosi a Satana che sotto l’aspetto di un serpente aveva tentato Adamo ed Eva, lo minacciò: “Io porrò inimicizia tra te e la donna tra tua stirpe e la sua stirpe: questa (la stirpe) ti schiaccerà la testa e tu gli insidierai il calcagno ( Gen. 3,15). La luce di speranza si accende sul genere umano nello stesso momento in cui l’uomo aveva peccato per la prima volta.
Quindi la redenzione del mondo era avviata sin dal primo momento e i Profeti ispirati dallo Spirito Santo cominciarono a svelare le fattezze di questa Figlia di Adamo, che Dio preserverà dal Peccato originale e da tutti i peccati personali, per colmarla di ogni grazia e fare di Lei la degna Madre del verbo Incarnato.

venerdì 7 febbraio 2014

SAN GIOVANNI BATTISTA

Zaccaria ed Elisabetta, genitori di San Giovanni Battista, non potevano avere figli, perché Elisabetta era sterile e ormai anziana. Un giorno mentre Zaccaria offriva l’incenso nel Tempio, gli comparve l’Arcangelo Gabriele che gli disse: “Non temere Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio che chiamerai Giovanni" da quel momento Zaccaria non parlò più.


Anche a Maria l’Arcangelo Gabriele, quando le annunciò la nascita di Gesù, la informò anche dell’attesa della cugina Elisabetta di un figlio. Quando Giovanni nacque, il padre Zaccaria che all’annuncio di Gabriele era diventato muto per la sua incredulità, riacquistò la voce. Quando ebbe un’età conveniente, Giovanni, consapevole della sua missione, si ritirò a condurre la dura vita dell’asceta nel deserto, portava un vestito di pelli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico.

lunedì 3 febbraio 2014

SAN MATTEO EVANGELISTA


Matteo è un pubblicano, un esattore per conto dei romani:  gli ebrei, all’epoca, non pagavano le tasse a un loro Stato sovrano e libero, bensì agli occupanti Romani; devono finanziare chi li opprime. E guardano all’esattore come a un detestabile collaborazionista e allo stesso modo era visto Matteo.

Matteo esercitava questo mestiere in Cafarnao di Galilea. Col suo banco lì all’aperto. Gesù lo vede poco dopo aver guarito un paralitico. Lo chiama. Lui si alza di colpo, lascia tutto e lo segue. Da quel momento cessano di esistere i tributi, le finanze, i Romani. Tutto cancellato da quella parola di Gesù: "Seguimi".

giovedì 16 gennaio 2014

EUCARISTIA


L'Eucaristia è il sacrificio stesso del Corpo e del Sangue del Signore Gesù, che egli istituì il Giovedì Santo affidando così alla sua Chiesa il memoriale della sua Morte e Risurrezione. È il segno dell'unità, il vincolo della carità, il convito pasquale, nel quale si riceve Cristo, l'anima viene ricolmata di grazia e viene dato il pegno della vita eterna.
Durante l'ultima cena, dopo aver radunato i suoi Apostoli nel Cenacolo, Gesù prese nelle sue mani il pane, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo offerto per voi». Poi prese nelle sue mani il calice del vino e disse loro: «Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me».